Ut Spartae thoraca indutum vidit ahenum
Cyprida, – Cum ferro quid tibi?, Pallas ait.
Bellatrix ne paras Marti concurrere? At armis
nil opus: armatum vincere nuda soles.2
Quando a Sparta vide Ciprigna rivestita di una corazza di bronzo | – Col ferro, che c’azzecchi?, esclamò Pallade. | Non vorrai mica fare concorrenza a Marte? E poi, che bisogno hai di armi, | quando sei solita vincere nuda?
Singolare, ma non eccezionale, la consonanza con il v. 6 di un componimento di Claudio Barbieri Fontana, De Sylvio («Armatum vincere nuda potes», Barbieri Fontana, Carmina, p. 76). Da notare che il Barbieri Fontana era un discendente di Giammaria Barbieri, probabilmente un nipote, e non è impossibile che abbia avuto accesso, nell’archivio familiare, a materiali già passati per le mani del celebre provenzalista, tra cui questo epigramma.